Vai al contenuto

LETTERA APERTA DI UNA GIOVANE PSICOLOGA CLINICA – Riflessioni sulla giornata nazionale della psicologia

Oggi è un giorno importante per noi professionisti della salute mentale oggi infatti non è soltanto la giornata mondiale della salute, ma anche la giornata nazionale della psicologia che ha, quest’anno, come tema principale il diritto alla salute psicologica. Diritto che, oggi più che mai, penso sia fondamentale tutelare e preservare.

Questo perché stiamo assistendo non solo a un’emergenza sanitaria, in seguito anche a quello che è successo nei mesi scorsi, ma anche a una non indifferente emergenza psicologica che vede un aumento continuo di pazienti con sintomi ansiosi, con sintomi depressivi o con disturbi post traumatici da stress. Per non parlare di tutte le preoccupazioni partiche legate alle varie restrizioni che hanno generato e generano grande sconforto e paura nelle persone. Mi vengono in mente, per esempio, tutte le mamme e i loro bambini lasciate un po’ sole nella gestione delle fatiche quotidiane. Per questo, in quanto psicologa credo sia importante ricordare che ci sono professionisti qualificati ai quali rivolgersi e ricordare che il benessere psicologico coincide con la qualità della vita. E, quando parlo di benessere psicologico non mi riferisco soltanto all’assenza di sintomi, ma anche alla qualità per esempio delle relazioni sociali e della vita lavorativa. Mi auguro che la comunità possa attivarsi sempre di più in questa direzione: a tutela proprio della salute psicologica.

A questo proposito mi piacerebbe condividere con voi e diffondere un’iniziativa ideata da alcuni rappresentanti degli studenti e delle studentesse delle Università lombarde e sostenuta dall’Ordine degli Psicologi della Lombardia pensata per scardinare i pregiudizi legati, tutt’ora, alla figura dello psicologo e in generale alla psicologia.

Su tik tok sulla pagina #giornatadellapsicologia sono raccolti contenuti utili esposti in maniera semplice, chiara e diretta.

Lockdown significa confinare ed è una forma, da un lato, di isolamento dagli altri, dall’altro lato, può essere una forzata convivenza con alcuni.
Nel primo caso mette in contatto con il disagio e la paura di stare da soli, nel secondo caso, a seconda delle condizioni, anche abitative dei singoli, può risultare molto faticoso e, perché no, pericoloso.

In generale, il profondo sentimento di incertezza nei confronti del futuro sia in senso economico, sia in senso più ampio sociale/relazione disorienta e spaventa. In più dobbiamo fare i conti e accettare una nuova normalità che prevede un modo di vivere diverso, per esempio, il trovare un modo nuovo di stare insieme mantenendoci alla giusta distanza di sicurezza.

Anita Brambilla 

Scopri di più...

👇 QUI SOTTO IL VIDEO INTERVISTA DI Anita Brambilla SU RTL 102.5!

https://youtu.be/-2bYEPl0Dyc