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Giornata di studio con Wilma Bucci – SINTOMI E SIMBOLI: NUOVE PROSPETTIVE TRA NEUROSCIENZE E CLINICA DELLA DISSOCIAZIONE. 11 novembre 2017


ISIPSE’ (Istituto di Specializzazione in Psicologia del Sè e Psicoanalisi Relazionale), Università degli Studi di Milano-Bicocca ed il Centro Studi per la Cultura Psicologica sono lieti di presentare la GIORNATA DI STUDIO CON WILMA BUCCI, dal titolo “SINTOMI E SIMBOLI: NUOVE PROSPETTIVE TRA NEUROSCIENZE E CLINICA DELLA DISSOCIAZIONE”, che si terrà sabato 11 Novembre, dalle 9.00 alle 17.30 presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca.
Wilma Bucci è docente e direttore di ricerca presso il Derner Institute della Adelphi University di New York, nota per il modello denominato teoria del codice multiplo, che costituisce un approfondimento della differenziazione freudiana del processo primario e secondario.
Incontrare Wilma Bucci, esponente di spicco della psicoanalisi contemporanea, è davvero un’opportunità imperdibile per gli studenti del corso di laurea in Psicologia, gli specializzandi in Psicoterapia, gli studiosi di Psicologia Dinamica, gli Psicoanalisti e i professionisti che a vario titolo si occupano della salute psicologica delle persone. Si può ben dire che Wilma Bucci ha contribuito in modo cruciale agli sviluppi della psicoanalisi contemporanea, ancorando il pensiero psicoanalitico alla ricerca empirica, sviluppando un filone di ricerca originale e a forte base applicativa, introducendo nella clinica psicoterapeutica un’attenzione specifica ai fattori di cambiamento, con un particolare focus sui disturbi psicosomatici e le ansie ipocondriache. Di grande interesse è quindi lo studio che Bucci ha sviluppato sul tema della unità mente-corpo e delle connessioni tra le menti in interazione, a partire dalla formulazione della Teoria del Codice Multiplo, ben descritta nel fondamentale volume tradotto in
italiano per Giovanni Fioriti Editore, Psicoanalisi e Scienza Cognitiva.
Bucci intende così occuparsi dei dati fondamentali che si generano nell’interazione tra le persone, e quindi anche tra terapeuta e paziente. E lo fa considerando i modi attraverso i quali le persone danno significato alle proprie esperienze, al loro peculiare stare insieme, promuovendo quel ciclo referenziale, uno dei temi centrali della sua ricerca, che ha specifiche ricadute applicative
nella pratica clinica. Di questo e altro ancora Bucci si occuperà nel corso della giornata di studio, corredata dalla discussione con i partecipanti e da una tavola rotonda conclusiva. Non mancherà una attenta considerazione del lavoro clinico, a partire dalla presentazione di un caso da parte di Marina Amore, psicoanalista ISIPSé, che sarà discussa da Bucci stessa.
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