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Progetto "Salute in Mente"

Comprendere, raccontare e promuovere la salute mentale in adolescenza

Salute in Mente è un progetto che mira a promuovere la riflessione sui temi della salute mentale tra gli adolescenti, offrendo loro uno spazio di riflessione e di espressione creativa. L’adolescenza è una fase caratterizzata da cambiamenti significativi, sia a livello fisico che emotivo, e spesso accompagnata da difficoltà nella gestione di questi processi.

Realizzato grazie al sostegno di SPR-Italia, il progetto è stato avviato per rispondere alla crescente necessità di sostenere gli adolescenti nello sviluppo delle loro competenze emotive e relazionali. 

Inserito nella cornice teorica della mentalizzazione – la capacità di comprendere e interpretare i comportamenti propri e altrui in termini di pensieri ed emozioni – Salute in Mente ha offerto agli studenti e alle studentesse l’opportunità di esplorare i propri stati mentali, aiutandoli a creare una narrazione personale che favorisca il benessere psicologico.

Il Progetto

L’adolescenza è una fase di sviluppo delicata, spesso segnata dalla sfida di regolare i propri stati emotivi e dalla costruzione di un’identità stabile (Erikson, 1956; Kroger, 2004). 

In questa fase della vita, la capacità di interpretare i propri pensieri e sentimenti, così come quelli degli altri – conosciuta come mentalizzazione – diventa cruciale per affrontare le sfide emotive e relazionali (Bateman & Fonagy, 2016).

Il progetto si inserisce in questo contesto promuovendo la mentalizzazione come strumento fondamentale per prevenire il rischio psicopatologico e favorire un benessere psicologico duraturo (Fonagy et al., 2017). 

La scarsa capacità di mentalizzazione, infatti, è stata associata a un aumento della disregolazione emotiva e a un maggiore rischio di sviluppo di sintomi psicopatologici (Luyten et al., 2020). 

Attraverso interventi mirati nelle scuole, Salute in Mente offre agli adolescenti l’opportunità di sviluppare una maggiore consapevolezza dei propri stati mentali e di migliorare le loro relazioni interpersonali. 

Il progetto utilizza metodi innovativi e creativi, come la collaborazione con un’artista e performer, per  coinvolgere direttamente gli studenti e le studentesse e renderli protagonisti attivi nel loro processo di riflessione e crescita (Fonagy et al., 2019).

Obiettivi

Valutare le capacità di mentalizzazione

degli adolescenti e il loro legame con il rischio psicopatologico e la disregolazione emotiva.

Implementare interventi nelle scuole

per potenziare la capacità di mentalizzazione e una maggiore consapevolezza emotiva e relazionale.

Promuovere un dialogo aperto sulla Salute Mentale

offrendo uno spazio creativo di espressione e confronto

Timeline del progetto

Il progetto Salute in Mente ha coinvolto dieci classi dell’Istituto Torricelli di Milano e si è svolto in tre fasi principali:

Pre-intervento

A tutti gli studenti e le studentesse delle dieci classi coinvolte è stato chiesto di compilare una serie di strumenti di valutazione psicologica per raccogliere dati sul benessere psicologico (Youth Self Report - YSR; Achenbach, 1991), sulle capacità di mentalizzazione (Reflective Functioning Questionnaire for Youth 13 - RFQY-13;Martin-Gagnon et al., 2023), sulla regolazione emotiva (Difficulties in Emotion Regulation Scale - DERS-18; Gratz & Roemer, 2004) e sulla fiducia epistemica (Epistemic Trust, Mistrust, and Credulity Questionnaire - ETMCQ; Campbell et al., 2021).

Intervento

Tre delle dieci classi hanno partecipato a un breve ciclo di interventi, mirati a potenziare la loro capacità di mentalizzazione. Gli incontri, descritti nella sezione dedicata, hanno stimolato la riflessione sugli stati mentali propri e altrui, nonché sulla capacità di gestire le emozioni e le relazioni interpersonali.

Post-intervento

Al termine dell’intervento, tutti gli studenti e le studentesse (sia quelli che hanno partecipato all’intervento che quelli del gruppo di controllo) hanno compilato nuovamente i questionari.

PARTECIPANTI

Un totale di 178 studenti e studentesse ha partecipato alla raccolta longitudinale, di cui 23.8% femmine assegnate alla nascita (N = 43), di età tra i 14 e 18 anni (Mage=15.31; SD=0.96). 

L’intervento è stato proposto a tre classi, per un totale di 59 studenti e studentesse, di cui 7.2% femmine assegnate alla nascita (N = 13) (M=15.05; DS=0.72).

L’intervento

Tre delle dieci classi coinvolte hanno partecipato a un ciclo di interventi mirati a stimolare la capacità di mentalizzazione e promuovere il benessere psicologico. Gli interventi, condotti da psicologhe specializzande in psicoterapia e dall’artista Sara Leghissa, sono stati articolati in tre fasi principali, ognuna delle quali aveva obiettivi specifici legati allo sviluppo delle competenze emotive e relazionali degli studenti e delle studentesse.

Primo incontro: Riconoscere sé stessi e l'altro

Il primo incontro ha stimolato la riflessione sugli stati mentali propri e altrui. Gli studenti e le studentesse hanno descritto sé stessi e un compagno utilizzando tre aggettivi (positivi e negativi), favorendo una visione più complessa e integrata delle persone (Fonagy et al., 1991). Successivamente, le psicologhe hanno guidato un brainstorming anonimo sui concetti di salute e malattia mentale, portando alla luce pregiudizi e riflessioni sugli stati emotivi e relazionali (Anna Freud National Centre for Children and Families, 2021).

Per esercitare la capacità di fare inferenze sugli stati mentali altrui e il perspective-taking, è stata proposta un’attività ispirata al Projective Picture Exercise proposto nell’ambito di un programma di formazione per insegnanti implementato dal gruppo di lavoro di Peter Fonagy (CAPSLE; Twemlow, S. & al., 2017) e all’utilizzo di test narrativi nell’attività clinica con gli adolescenti (Parolin et al., 2020). Gli studenti e le studentesse hanno quindi analizzato un breve scenario relazionale tra quattro personaggi, lavorando in gruppi per rispondere a domande su emozioni, pensieri, motivazioni, bisogni e desideri di ciascun personaggio.

SECONDO INCONTRO: Capire le emozioni nelle relazioni

Il secondo incontro ha posto l’accento sulle dinamiche relazionali e sulle emozioni che emergono durante i conflitti. Attraverso l’analisi di una scena tratta dalla serie TV Skam, gli studenti e le studentesse hanno esplorato le polarizzazioni emotive che caratterizzano le relazioni interpersonali in situazioni di conflitto. 

Il confronto collettivo guidato dalle psicologhe ha permesso di riflettere su come la mentalizzazione possa aiutare a comprendere meglio le emozioni e i bisogni propri e altrui nei momenti di tensione.

TERZO INCONTRO: Mettere la MENTE in parole

Nel terzo e ultimo incontro, gli studenti e le studentesse sono stati guidati dall’artista e performer Sara Leghissa nella creazione di manifesti che esprimessero i loro vissuti e riflessioni sulla salute mentaleI manifesti sono stati poi affissi all’interno della scuola, trasformando le loro voci in strumenti di sensibilizzazione per tutti gli altri.

Questa fase ha permesso di dare concretezza all’esperienza emotiva degli adolescenti, rendendoli protagonisti attivi del processo di cambiamento culturale all’interno dell’istituto.

I risultati

Risultati quantitativi

L’intervento Salute in Mente ha portato a risultati significativi per il benessere psicologico dei partecipanti. In particolare, i dati pre e post intervento hanno mostrato:

Riduzione dei sintomi esternalizzanti: i partecipanti all’intervento hanno riportato una significativa diminuzione dei comportamenti impulsivi e aggressivi. Questo suggerisce che la possibilità di riflettere sugli stati mentali propri e altrui ha favorito una maggiore regolazione emotiva e una migliore gestione delle relazioni interpersonali.

Miglioramento nella regolazione emotiva: i partecipanti all’intervento hanno dimostrato una maggiore capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni, riuscendo a riconoscere più chiaramente i propri sentimenti e a trasformarli in comportamenti orientati verso obiettivi positivi.

Riduzione dell’incertezza sugli stati mentali: i partecipanti all’intervento hanno riportato una maggiore sicurezza nel comprendere le emozioni e i comportamenti propri e degli altri.

Diminuzione della sfiducia: l’intervento ha contribuito a ridurre la tendenza a vedere gli altri come malintenzionati o inaffidabili, promuovendo una maggiore apertura nelle relazioni e una fiducia più solida nelle interazioni sociali.

Risultati qualitativi

I commenti dei partecipanti offrono uno spaccato significativo sull’impatto dell’intervento. Le riflessioni emerse dimostrano come il progetto abbia stimolato una maggiore consapevolezza di sé, del proprio ruolo nelle relazioni e delle proprie emozioni:

  • “È stato utile per capire meglio ció che pensiamo e proviamo noi come classe”
  • “Questa esperienza per me è stata utile per confrontarci tra di noi, cosa che non avviene mai”
  • “È  stato interessante e utile per conoscere un po’ meglio i miei compagni”

Molti hanno evidenziato come l’esperienza sia stata un’occasione rara per riflettere apertamente su tematiche di salute mentale, che solitamente non trovano spazio a scuola. La realizzazione dei manifesti ha offerto uno strumento creativo per esprimere pensieri e vissuti, dando voce a emozioni spesso non condivise. Alcuni studenti hanno apprezzato la possibilità di esplorare questi temi in un contesto di gruppo, riconoscendo il valore del dialogo emotivo per rafforzare i legami all’interno della classe.

Molti hanno auspicato di poter proseguire con esperienze simili, esprimendo il desiderio di dare maggiore continuità a questi percorsi. Alcune riflessioni critiche hanno riguardato la rimozione dei manifesti da parte della scuola, percepita da alcuni come una limitazione della libertà di espressione.

In generale, l’intervento ha favorito una maggiore apertura emotiva e consapevolezza, creando uno spazio sicuro in cui gli studenti e le studentesse hanno potuto esprimersi e confrontarsi sui propri vissu

METTERE LA VOCE IN PAROLE

Credits e collaborazioni

Il progetto Salute in Mente è stato ideato e coordinato da Ilaria M.A. Benzi, Francesca Locati e Silvia Valadé.

Gli interventi sono stati condotti da Teresa Sassetti e Marlene De Fabritiis, psicologhe e specializzande in psicoterapia. La raccolta dati è stata effettuata con il supporto di Angelica Barlattani e Gloria Dondolini, psicologhe. La realizzazione dei manifesti è stata guidata e coordinata dall’artista e performer Sara Leghissa.

Un ringraziamento speciale va agli studenti e alle studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore Torricelli di Milano, che hanno partecipato attivamente a tutte le fasi del progetto, contribuendo con le loro riflessioni e creatività alla buona riuscita dell’intervento.

Il progetto è stato realizzato grazie al finanziamento di SPR-Italia nell’ambito del bando “Strategie di promozione di una comunicazione efficace sui temi della salute mentale”.

I risultati del progetto saranno presentati al XV Congresso Nazionale SPR-IAG che si svolgerà a Napoli dal 7 al 9 novembre 2024.